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Forse

 

Buongiorno a tutti e benvenuti ad una nuova puntata del Podcast di Niente Paura!

le occasioni mancate ed i rimpianti sono degli eventi che possono addolorarci anche a distanza di anni. Spesso uno dei concetti più spinosi che sentono dire dai miei pazienti si racchiude nella frase… “E se?”.

“Se avessi previsto, se avessi saputo, se avessi fatto, se avessi capito” eccetera eccetera.

Quando sento queste frasi mi viene in mente una vecchia storiella cinese che mi ha aiutato a vedere le cose da un’altra prospettiva…

Scopriamola insieme!

 

L’argomento del giorno

 

C’era una volta un contadino molto povero che per arare il suo campo aveva a disposizione solo un vecchio cavallo malconcio, invece di una coppia di buoi come i suoi vicini più facoltosi.

Una notte il vecchio cavallo scappò dalla fattoria privando così il contadino del suo unico mezzo di sostentamento.

I compaesani quando seppero della fuga del cavallo si impietosirono e cercarono di consolare il contadino.

Questi invece non sembrava avesse bisogno di essere consolato, e quando i compaesani dissero che era stato sfortunato lui rispose “Forse”.

Qualche giorno dopo il vecchio cavallo tornò alla fattoria, portandosi al seguito una mandria di cavalli selvaggi. Prontamente il vecchio contadino domò i cavalli e impresse loro il suo marchio, rendendoli di fatto una sua proprietà agli occhi della legge.

Gli abitanti del villaggio allora tornarono dal contadino, questa volta per congratularsi con lui e per constatare quanto fosse stato fortunato.

Anche in questo caso il contadino rispose “Forse”.

Dopo qualche giorno uno dei cavalli selvaggi che non si era completamente addomesticato diede un violentissimo calcio al figlio del contadino, rompendogli una gamba e rendendolo zoppo.

Gli abitanti del villaggio si riunirono di nuovo a casa del contadino, contriti per quell’incidente e dichiarando che quella non poteva che essere una grandissima sfortuna, infatti il vecchio contadino avrebbe dovuto continuare ad accudire il figlio zoppo invece che essere accudito.

Contro le loro aspettative, il saggio contadino rispose “Forse”.

Circa un mese dopo nel villaggio arrivarono i soldati dell’imperatore con l’ordine di reclutare tutti i giovani del villaggio in preparazione di una nuova guerra.

L’unico che non reclutarono fu il figlio zoppo del contadino saggio, proprio a causa della sua menomazione.

Quell’incidente salvò la vita al ragazzo, in quanto in quella guerra nessuno dei giovani del villaggio sopravvisse.

Anni dopo, gli abitanti sconvolti dai loro lutti si riunirono dal vecchio contadino, e gli dissero che aveva avuto ragione; la menomazione del figlio non era stata una disgrazia ma una vera fortuna; ed ancora una volta il contadino rispose “Forse”.

 

 

Perché è importante

 

I rimpianti avvelenano i nostri ricordi e fin troppo spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo stati fortunati che le cose siano andate in un determinato modo, perché non sappiamo in quale altro modo le cose sarebbero potute andare.

Ogni volta che ho un rimpianto penso a quando ero all’università. Io ho studiato all’università degli studi de L’Aquila, e mi ricordo di quanto impegno misi per cercare di essere ammesso presso la casa dello studente.

Quando per il secondo anno di fila venni rifiutato perché non rispettavo i criteri richiesti, mi ricordo che mi arrabbiai molto e mi incupii, in quanto la casa dello studente sarebbe stato un ottimo modo per me di vivere la vita universitaria senza dover sostenere un affitto, invece mi veniva negata quella possibilità.

Il 6 Aprile del 2009 alle ore 3 e 32 ci fu il terremoto de L’Aquila, che distrusse la città e frantumò la casa dello studente (anche per colpa dei materiali scadenti con cui essa era stata costruita) uccidendo 8 ragazzi.

Con il senno di poi, io avrei benissimo potuto essere il nono studente sotto le macerie, invece mi salvai perché, secondo gli addetti dell’università, io non avevo i requisiti necessari.

 

 

I consigli dello psicologo

 

Veniamo adesso ai consigli pratici:

Il mio primo consiglio è quello di ricordarsi della risposta “Forse” ogni volta che le cose non vanno come avremmo voluto che andassero. Prendendo il mio esempio, quando non mi ammisero alla casa dello studente avrei potuto dire “Sono stato davvero sfortunato”. Il saggio contadino probabilmente mi avrebbe risposto “Forse” ed io avrei capito cosa intendesse solo dopo il terremoto.

 

Il secondo consiglio è quello di non fermarsi sugli allori quando invece ci succede qualcosa di bello. Ogni tanto si legge sui giornali di persone che dopo aver vinto alla lotteria o dopo essere diventate famose, hanno dilapidato le loro fortune e sono diventate più povere e infelici di prima. Quando vi succede qualcosa di bello quindi, non adagiatevi e ricordate che è vostra responsabilità trarre il meglio da quanto ottenuto, altrimenti un risvolto apparentemente positivo “Forse” potrebbe rivelarsi più negativo di quanto non appaia.

 

 

Saluti e anticipazioni

 

Eccoci arrivati alla fine di questa puntata.

Cosa ne pensate di questo episodio? Vi viene in mente un momento in cui ciò che un tempo avete ritenuto negativo si sia invece rivelata una fortuna?

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Il prossimo episodio di “Niente-Paura” uscirà tra una settimana esatta, ma ora vorrei chiedervi una cosa… che cos’è che rovina una relazione di coppia?

Lo scopriremo nella prossima puntata, A PRESTO!

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Disegni by: Giulia Gennaretti

 

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