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Che cos’è l’assertività?

 

Buongiorno a tutti e benvenuti ad una nuova puntata del podcast di Niente Paura.

Oggi parleremo dell’assertività, ovvero di quell’attitudine umana che permette di esprimere liberamente le proprie emozioni, difendere i propri diritti ed esporre le proprie idee in modo adeguato, senza per questo ferire gli altri.

 

Scopriamola insieme!

 

L’argomento del giorno

 

Molte persone pensano che il comportamento assertivo sia proprio delle persone che non provano emozioni, che sono distaccate dalla realtà o che sono quasi ascetiche e per questo motivo non vengono influenzate dalla rabbia.

In realtà non è così.

La persona assertiva non camuffa le proprie emozioni, anzi, le rivela liberamente senza usare strategie passivo-aggressive e senza essere influenzata dai desideri altrui.

Questi individui non vengono influenzati dall’aggressività e dalla passività in quanto hanno imparato ad essere in equilibrio fra questi due opposti, quasi come se fossero un anello di congiunzione tra questi due poli.

Vediamoli brevemente per maggiore chiarezza:

 

La persona passiva è contraddistinta dall’evitamento dei conflitti, e più li evita più perde stima di sé, isolandosi e mostrando indecisione nel comunicare i propri bisogni, a causa della paura del giudizio dell’interlocutore; per questo motivo sceglie di rimanere in silenzio anteponendo i pensieri e i bisogni degli altri rispetto ai suoi.

Nei casi in cui la persona passiva subisca una forte frustrazione, la sua passività può sfociare in comportamenti aggressivi, ovvero la modalità passivo-aggressiva, arrivando a vere e proprie esplosioni di aggressività seguite da forti sensi di colpa, i quali rinforzano la passività creando un circolo vizioso.

 

All’estremo opposto vi è il comportamento aggressivo tipico delle persone interessate solo al soddisfacimento dei propri bisogni, al punto di anteporsi davanti a quelli degli altri. L’aggressività spesso aiuta la persona che la usa a spuntarla in un conflitto, e questo genera un circolo vizioso (diverso da quello del passivo ma ugualmente pericoloso) nel quale la persona aggressiva inizia a prende decisioni per sé e per gli altri senza aspettare consensi e senza pensare di poter commettere errori. L’aggressività non si rileva solo a livello fisico, ma anche a quello psicologico: violando i diritti dell’altro e non prestare attenzione alle fragilità altrui.

 

In questo breve riepilogo abbiamo visto le differenze tra il comportamento aggressivo e quello passivo, per cui possiamo capire meglio come funzioni il bilanciamento di questi due comportamenti agli antipodi.

 

La persona assertiva è sicura di sé, ma non per questo è pronta a calpestare i diritti degli altri. È buona ascoltatrice, ma è in grado di esporre le sue opinioni senza paura. Ha rispetto per gli altri e per gli spazi che la circondano. Riesce ad essere comprensiva e, se fosse in errore, pronta ad ammettere i propri sbagli. L’assertività è la comunione di attitudini sane, che permettono l’individuo di vivere privo di ansie sociali.

 

 

Perché è importante?

 

Arrivare a sviluppare un comportamento assertivo è importante per limare le proprie asperità, ed è una delle cose che fa uno psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale come me.

Molte persone con cui inizio una psicoterapia infatti sono contraddistinte da un comportamento passivo o aggressivo, e il mio compito consiste nel raggiungere l’equilibrio dell’assertività e di non pendere troppo né verso la passività né verso l’aggressività, tenendo presente che non sempre si riesce ad essere totalmente assertivi in ogni singolo circostanza della vita e in ogni momento.

Ad esempio per alcune persone è più facile essere assertivi sul posto di lavoro, ma più difficile fra le mura domestiche.

L’obiettivo quindi è un adattamento continuo per cercare di essere migliorarsi al punto di il più possibile assertivi nelle varie situazioni che la vita propone.

 

I consigli dello psicologo

 

Provare a sviluppare l’assertività comporta grande concentrazione ed empatia, per questo il mio primo consiglio consiste nel seguire i “diritti fondamentali della persona assertiva” ideati dallo psicologo Micheal J. Smith, alla cui base c’è l’onestà verso noi stessi, il raggiungimento della comprensione altrui, ma anche il coraggio di saper difendere e trasmettere i propri voleri. Ecco a voi il decalogo di Smith:

  1. Hai il diritto di essere l’unico giudice di te stesso, è proprio questo punto la base di tutti gli altri che verranno;
  2. Hai il diritto di non giustificare il tuo comportamento, a volte ci si sente in dovere di spiegare le ragioni per cui si agisce per avere l’approvazione degli altri, Smith smentisce questo pensiero cercando di creare una consapevolezza nell’individuo che gli permetta di sentirsi libero di vivere senza doversi giustificare;
  3. Hai il diritto di decidere se occuparti dei problemi degli altri, molte volte si prende il peso dei problemi altrui, ma la verità è che ognuno è responsabile solo del proprio benessere e della propria condizione. Lo sbaglio più grande di farsi carico dei problemi degli altri è proprio quello di non dare modo a tale persona di imparare a tirarsene fuori con le proprie forze e capacità;
  4. Hai il diritto di cambiare idea, così come lo ha chi ti sta intorno;
  5. Hai il diritto di sbagliare, assumendoti la responsabilità delle conseguenze, nessuno è perfetto e puro da sbagli. L’errore è un fattore che ci rende umani e proprio per questo bisogna saperlo accogliere e accettarlo, rimediando, se possibile, ai propri errori.
  6. Hai il diritto di dire “non lo so”, l’indecisione è una parte delicata del nostro io. Non si deve essere sempre pronti a dare una risposta, a volte è necessario, e giusto, saper rispondere non lo so.
  7. Hai il diritto di essere libero dalla benevolenza degli altri, per poter essere assertivi, non si ha bisogno di stare simpatici a tutti. Una persona deve essere libera di assumere un comportamento per lei appropriato senza però scendere a compromessi con sé stessa per fare in modo di piacere ad altri;
  8. Hai il diritto di prendere decisioni illogiche, perché l’essere umano non è nato per essere logico. Non sempre una decisione logica è anche quella giusta, anche se probabilmente è stato ripetuto così tante volte sin da bambini da sembrare vero;
  9. Hai il diritto di dire “non capisco”, quando un individuo accenna a qualcosa senza parlare chiaramente, quando ricevi un’occhiata arrabbiata o un sorrisetto sarcastico. Chiedere spiegazioni su qualcosa che riguarda la nostra persona non è sbagliato.
  • Hai il diritto di dire “non mi interessa”, non si deve avere il bisogno di piacere a tutti.

 

Questi erano i “dieci comandamenti” dell’assertivo, per chiunque voglia tentare di diventare una persona equilibrata (per quanto possibile) in tutti gli ambiti della propria vita, partendo da sé stessi: iniziando a volersi bene e rispettarsi per ciò che si è e non per ciò che gli altri vogliono, imparare a conoscere i propri pensieri e saperli condividere senza la paura del giudizio, far valere le proprie opinioni e posizionarle allo stesso posto dell’interlocutore. Perché essere assertivi significa, soprattutto, rendersi conto che si è persone prima di indossare un qualunque ruolo nella società.

 

Infine, il mio secondo consiglio è quello di collegarvi al mio sito niente-paura.it, alla sezione “Test Psicologici” e fare il veloce test sull’assertività che troverete tra i vari disponibili, in modo da avere una prima idea su quale sia il livello della vostra assertività e di conseguenza decidere se intraprendere un percorso con uno psicoterapeuta o meno.

 

 

Saluti e anticipazioni

 

Eccoci arrivati alla fine di questa puntata.

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Il prossimo episodio di “Niente-Paura” uscirà tra una settimana esatta, ma ora vorrei chiedervi una cosa… perché ricordiamo sempre i sospesi e tendiamo a dimenticare ciò che abbiamo concluso?

Lo scopriremo nella prossima puntata, A PRESTO!

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Disegni by: Giulia Gennaretti

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