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Il Gaslighting: le tattiche di un manipolatore

 

Buongiorno a tutti e benvenuti ad una nuova puntata del poscast di Niente Paura.

 

Oggi parleremo del gaslighting, una tecnica manipolativa spesso adottata dai narcisisti e che ho velocemente accennato nella puntata “L’amore per un narcisista”.

Ma cosa significa il termine “gaslighting?” quali ripercussioni ha sulla sua vittima? Scopriamole insieme!

 

 

L’argomento del giorno

 

Il termine gaslighting è un termine che la psicologia ha preso in prestito dal mondo del cinema, in particolare da un film del 1944 intitolato “Gaslight” ed edito in Italia col titolo di “Angoscia”.

La trama del film è incentrata su un marito che cerca di convincere la moglie di essere pazza manipolando piccoli elementi dell’ambiente domestico, ad esempio affievolendo le luci delle lampade a gas. La moglie, pur notando questi cambiamenti, crede sempre di più al marito che le ripete ossessivamente che sia lei a ricordare male. Questo stillicidio convince la moglie a dubitare sempre di più delle proprie sensazioni e la fa diventare sempre più dipendente dal marito il quale la voleva convincere di essere pazza per limitare la sua libertà.

Anche se la trama di questo film può apparirvi poco credibile, vi chiedo di immaginare anni e anni ed anni in cui qualcuno vi ripete ossessivamente che non siete in grado di fare qualcosa, di ottenere un risultato, di raggiungere un obiettivo… non credete che, in assenza di una fortissima volontà, anche voi iniziereste a pensare di non essere in grado di fare quella determinata cosa?

 

Tornando alla definizione clinica, si può dire che il gaslighting sia una tecnica con cui una persona o un gruppo di persone cercano di avere più potere su una vittima. Per ottenere questo scopo si cerca di manipolare la vittima fino al punto di farle dubitare della sua realtà.

Nella puntata sul narcisimo ne ho parlato perché molti manipolatori la usano, ma non tutti coloro che la usano sono necessariamente narcisisti; potrebbero essere da semplici manipolatori fino a veri e propri sociopatici. Un esempio di sociopatici erano i componenti della Famiglia Manson i quali, tra i vari crimini compiuti durante la fine degli anni sessanta, agivano gaslighting entrando nelle case delle loro vittime senza rubare nulla, ma spostando i mobili per spaventare i residenti.

 

Ad ogni modo sono molte le persone manipolatrici le quali, senza conoscere questo termine e senza aver studiato questa tecninca la agiscono istintivamente, per cui è necessario imparare a proteggiersi, allenandosi nel riconoscimento delle loro tattiche.

 

Tattica numero 1 = La lentezza.

 

Il gaslighting è una forma di manipolazione molto lenta, e proprio per questo motivo spesso non viene riconosciuta dalle vittime, ma il continuo stillicidio, le continue ripetizioni di essere sbagliati, ricordare male ecc che vengono ripetute per tanto tempo superano le nostre difese e diventano talmente tanto potenti prorio a causa della ripetizione.

Per un approfondimento vi invito a rivedere la puntata di questo podcast intitolata “la rana bollita”.

 

Tattica numero 2 = La menzogna.

 

I manipolatori che agiscono gaslighting mentono e distorcono volontariamente la realtà per raggiungere il loro scopo, ma non si pentono, anzi, spesso dicono una grossa menzogna per poi dire diverse verità facilmente dimostrabili, in modo da dar credito alla loro iniziale grande bugia.

Sono così ostinati nel mandare avanti la loro versione dei fatti che oltre a convincere la propria vittima in alcuni casi riescono perfino a convincere loro stessi! In molti casi arrivano perfino a negare di aver detto qualcosa perfino in presenza di prove.

 

Tattica numero 3 = La coerenza.

 

Questi manipolatori usano la coerenza contro le loro vittime. Sono coerentemente negativi nei confronti della loro vittima, sono sempre convinti di essere nel giusto e che la vittima abbia torto, sono sempre convinti di essere nel giusto, e questo comportamento, in genere agito solo da chi è fortemente convinto di essere nel giusto, porta la vittima ad autoconvincersi di essersi sbagliata.

 

Tattica numero 4 = I rinforzi.

 

L’uso dei rinforzi è un’altra strategia che accomuna molti utilizzatori di gaslighting. Ad esempio possono criticare e convincere una partner di non essere normale nel momento in cui vuole prendere da sola le proprie decisioni, ma possono invece congratularsi e riempire di complimenti la vittima se, rimanendo nel nostro esempio, decide di affidarsi al manipolatore.

Ovviamente sto facendo tutti questi esempi al maschile, ma esistono anche manipolatrici donne e uomini che diventano man mano vittime del partner più forte.

 

Tattica numero 5 = L’isolamento sociale.

 

I manipolatori sanno che le loro manipolazioni funzionano solo in un sistema chiuso. I loro sforzi nel cercare di far dubitare di sé la loro vittima sarebbero vanificati da altre persone che invece non vogliono manipolare il loro interlocutore. Per questo una priorità del galighter è quella di isolare socialmente la propria vittima, convincendola ad allontanare amici, colleghi e familiari e convincendola a diventare il suo unico punto di riferimento.

Per riuscire in questo intento per prima cosa cercano di mettere le altre persone contro la vittima, diffondendo ed alimentando eventuali malelingue e gelosie o, se non ce ne sono, provando ad inventarle.

Ad esempio il manipolatore può cercare di convincere la propria vittima del fatto che i loro amici in realtà la disprezzino, e cogliere ogni occasione per cercare di dimostrare la propria tesi estrapolando solo alcuni comportamenti e alcune parole.

In questo modo la vittima inizierà a non fidarsi più dei propri cari.

In secondo luogo il manipolatore cercherà di convincere le altre persone che la vittima stia perdendo la testa, che stia cambiando, che sia malvagia, che sparli di loro, ecc ecc, tutto per convincere le persone care ad allontanarsi volontariamente dalla vittima.

Quando poi inevitabilmente ci sarà il confronto tra le persone care e la vittima, il manipolatore se la caverà semplicemente dicendo che queste persone mentono, e grazie alle bugie precedentemente dette e alla coerenza usata come arma, spesso la vittima arriva a credere più al manipolatore che ai propri cari.

 

 

Perché è importante?

 

Come ho precedentemente scritto, è importante conoscere le tattiche di un gaslighter perché è importante proteggersi da esse, altrimenti, a lungo andare, si diventa preda di un manipolatore.

 

 

 

I consigli dello psicologo

 

I miei consigli sono in diretta contrapposizione con le loro tattiche, ad esempio:

 

Tattica numero 1 = La lentezza.

 

Se credete di essere preda di un gaslighter fate mente locale a tutte le volte che nel passato siete stati trattati da persone incapaci, sbagliati ecc e segnatevi su una agenda quante volte siete denigrati da quella specifica persona. Se le denigrazioni sono costanti nel tempo e vertono sempre sul convincervi di essere inadeguati forse dovreste prendere in considerazione di avere a che fare con un manipolatore.

 

Tattica numero 2 = La menzogna.

 

Anche se è difficile riconoscere le menzogne, soprattutto quando vengono dette con la forte convinzione di un gaslighter, esistono due modi per smascherare questi manipolatori: il primo è quello di segnare sull’agenda quello che dicono e a distanza di tempo verificare se era la verità oppure no, il secondo è quello di prestare attenzione più alle loro azioni che alle loro parole. Ad esempio il manipolatore può convincervi di essere degli incapaci… ma lui cosa ha costruito nella sua vita? Questa persona è effettivamente più brava di voi in tutto? Osservate la vita presente della persona e verificate se sia effettivamente chi millanta di essere

 

Tattica numero 3 = La coerenza.

 

Sebbene i manipolatori mantengano sempre e solo la loro versione dei fatti, la coerenza per loro è un’arma a doppio taglio. Se avete il dubbio di avere a che fare con un manipolatore domandatevi se è in grado di riconoscere i propri errori. Se infatti fossero veramente coerenti con il loro intento di “fare il vostro bene”, dovrebbero mettersi in discussione nel momento in cui gli fate presente che non vi state sentendo aiutati a migliorare.

 

Tattica numero 4 = I rinforzi.

 

L’uso dei rinforzi è una pratica molto comune in pedagogia ed in psicologia, ma l’obiettivo è quello di rendere l’individuo più forte, indipendente, sano e felice. Se vi sentite apprezzati e rinforzati solo quando vi mettete nelle mani dell’altro e vi sentite denigrati quando prendete iniziative, dovreste fare molta attenzione perché probabilmente avete a che fare con un manipolatore.

 

Tattica numero 5 = L’isolamento sociale.

 

Ultimo ma non ultimo osservate questo aspetto importantissimo. Esistono dei partner pigri e poco socievoli, ma i manipolatori non sono semplicemente degli svogliati socialmente, sono persone che cercano di eliminare dalla vostra vita ogni persona che è importante per voi: amici, familiari, addirittura colleghi, in quanto a volte questi manipolatori cercano di far lasciare il lavoro per avere un maggior potere sul partner.

Se vi state ritrovando isolati dalle persone care avete un problema che dovete affrontare urgentemente.

 

 

 

Saluti e anticipazioni

 

Eccoci arrivati alla fine di questa puntata.

Cosa ne pensate di questo episodio? Vi sono venute in mente alcune persone che subiscono gaslighting?

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Il prossimo episodio di “Niente-Paura” uscirà tra una settimana esatta, ma ora vorrei chiedervi una cosa… perché è un grave errore non fare errori?

Lo scopriremo nella prossima puntata, A PRESTO!

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Disegni by: Giulia Gennaretti

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