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Come si sviluppa la grinta

 

Le storie delle persone di successo ci affascinano e ci incuriosiscono perché inconsciamente vogliamo raggiungere i loro stessi risultati nel lavoro, negli affetti e nel soddisfacimento delle ambizioni.

Tuttavia spesso tendiamo a credere che le persone di successo abbiano ottenuti dei risultati così straordinari o grazie alla fortuna, o grazie a delle conoscenze e degli aiuti illeciti o grazie a delle capacità sovrumane, dei “poteri” innati non troppo dissimili da quelli dei supereroi.

Ma è davvero così?

Fermo restando che i fattori di successo sono davvero tanti, e che li affronteremo insieme durante varie puntate di quest’anno, senza dubbio uno dei fattori più importanti è la grinta.

La grinta però non è un superpotere, non è una abilità innata, ma è uno stile di pensiero unito all’attuazione di alcuni comportamenti.

Come si sviluppa questo stile di pensiero?

Scopriamolo insieme!

 

 

L’argomento del giorno

 

Immaginiamo la grinta come un insieme di sotto elementi, come diversi ingredienti che, se uniti insieme nel modo giusto, possono diventare una gustosissima torta.

Il primo ingrediente della grinta è l’insoddisfazione.

Mi rendo conto che questa affermazione possa risultare spiazzante, ma se leggeste le biografie delle persone di successo o ascoltaste attentamente le interviste a cui si sottopongono non potrete fare a meno di notare che uno degli elementi più ricorrenti è l’insoddisfazione, ovvero la sensazione per cui non sono mai soddisfatte di ciò che hanno ottenuto e il desiderio di migliorare ulteriormente, soprattutto in ciò in cui sono appassionate.

La passione è il secondo ingrediente fondamentale.

Le persone grintose infatti studiano, leggono e approfondiscono tutto ciò che le interessa a causa della loro forte passione. Si innamorano quindi del loro progetto ed è l’amore che le appassiona al punto da superare ostacoli insormontabili a chi non è appassionato. In questo modo ottengono più risultati di altri.

Il terzo ingrediente è la curiosità. Le persone grintose infatti sono piene di interessi perché investono parte del loro tempo a studiare e ad informarsi su ciò che non sanno. Non si limitano quindi ad accrescere la loro conoscenza solo su ciò che le interessa, ma cercano di ampliare il più possibile la propria cultura nella speranza di imbattersi in nuovi elementi che siano interessanti per loro. Per fare un paragone, la conoscenza è paragonabile alle costruzioni Lego. Più conoscenza si ha e più mattoncini si ricevono, più mattoncini si possiedono e più costruzioni diverse e nuove possono essere costruite.

Non è un caso che un detto popolare sia il famoso “Più sai e più sei”.

Il quarto ingrediente è la perseveranza. A volte la passione non basta per superare un ostacolo e l’insoddisfazione può diventare troppo pesante. In questi casi la volontà di raggiungere un obiettivo, la meta desiderata che, anche se lontana, si avvicina di volta in volta, è un elemento a cui le persone grintose si aggrappano nei loro momenti di sconforto.

La perseveranza non è però importante solo nei momenti di sconforto; la sua importanza principale riguarda l’impegno giornaliero nell’auto miglioramento.

Sono molte le persone che credono che il talento innato sia la chiave nel raggiungimento del successo. Il talento è sì, utile, ma è del tutto secondario di fronte alla perseveranza.

Ma come si alimenta la perseveranza?

A volte ci sono momenti in cui il risultato che vogliamo raggiungere è così lontano e le tentazioni sono così vicine che ci sembra di non avere sufficienti energie per impegnarci nel nostro progetto ed essere perseveranti.

Cosa fare quindi?

Qui entra in gioco il nostro quinto ingrediente, ovvero la capacità di trovare delle micro ricompense che possono gratificarci nel raggiungimento di un obiettivo.

Faccio un esempio su di me.

Mi appassiona molto questo progetto di podcasting, ne sono innamorato, sono partito dall’insoddisfazione di non avere un mio canale di riferimento nel momento in cui volevo consigliare a pazienti ed amici dei contenuti di valore, e sono molto curioso, per cui nel mio canale telegram cerco di mettere i contenuti interessanti, divertenti e stimolanti nei quali mi imbatto mentre esploro il web.

Ci sono dei giorni però in cui, malgrado sia perseverante, ho veramente poca voglia di mettermi a lavorare a questo progetto.

Per forzarmi quindi mi sono dato la regola che se riesco a rispettare il programma che mi sono imposto allora potrò andare a giocare a Tennis, uno sport che mi sta appassionando sempre di più, mentre invece se alla fine della settimana non riuscirò a rispettare quanto programmato non potrò andare a giocare a Tennis e dovrò pagare ugualmente la quota di allenamento.

So che ci vuole molta auto disciplina per imporsi questo stile di auto rinforzo, e in altre puntate vedremo come rafforzare la propria auto disciplina, ma una volta acquisito questo comportamento, la crescita della mia perseveranza è assicurata.

 

 

 

Perché è importante?

 

Acquisire la grinta è importantissimo per molti aspetti, primo fra tutti lo sviluppo di una maggiore energia utile nel raggiungimento dei propri obiettivi. Oltre a questo è importante capire che la grinta è un comportamento e come tutti i comportamenti può essere appresa e addestrata da chiunque. Questo significa che non può esistere la scusa della genetica o del destino, non è che le persone con gli occhi chiari sono grintose e le persone con gli occhi scuri non lo sono (o l’inverso) non esiste la grinta come super potere o predestinazione.

La grinta è un qualcosa che si può addestrare, ed è una delle innumerevoli attività che può svolgere uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale.

 

 

 

I consigli dello psicologo

 

I consigli in questo caso vanno di pari passo con gli elementi fin qui trattati, ovvero i cinque ingredienti di cui abbiamo trattato poc’anzi.

 

Il primo consiglio è quello di non avere paura della vostra insoddisfazione, ma anzi di usarla come un motore per raggiungere un miglioramento della vostra vita che in questo momento vi appare come irraggiungibile.

 

Il secondo consiglio è quello di appassionarvi, innamorarvi il più possibile di ciò che vi piace allo scopo di avere il piacere, e non il peso, di studiare e approfondire ciò per cui provate passione.

Il terzo consiglio è quello di dedicare una parte del vostro tempo nella ricerca e nella scoperta di cose di cui non vi interessereste solitamente per aumentare esponenzialmente la vostra cultura ed i vostri “mattoncini” tenendo a mente il motto “più sai più sei”.

 

Il quarto consiglio è quello di alimentare la perseveranza dedicando giornalmente un pochino di tempo, anche minimo, al vostro obiettivo.

 

Il quinto consiglio è quello di cercare il più possibile delle micro ricompense che possono gratificarci nell’attesa di raggiungere il nostro obiettivo, come ho spiegato nell’esempio del tennis.

 

 

 

Saluti e anticipazioni

 

Eccoci arrivati alla fine di questa puntata.

Cosa ne pensate di questo episodio? Vi sono venute in mente alcune persone poco grintose o al contrario molto grintose?

Per farmi sapere vi invito a lasciarmi un commento al video su Youtube e iscrivervi al canale Telegram di “Niente Paura”, dove potrete far sentire la vostra preziosa opinione, grazie alla quale questo podcast migliorerà sempre di più.

Vi invito anche a condividere questa puntata con le persone che conoscete e che sono interessate alla psicologia, alla crescita personale e che non si sentono sufficientemente grintose.

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Il prossimo episodio di “Niente-Paura” uscirà tra una settimana esatta, ma ora vorrei chiedervi una cosa… come si affrontano le liti in una coppia?

Lo scopriremo nella prossima puntata, A PRESTO!

Leggi il testo di questa puntata o ascolta le puntate precedenti cliccando su: https://niente-paura.it/blog/

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Disegni by: Giulia Gennaretti

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