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Disturbo ossessivo compulsivo di controllo (Checking)

 

Nessuno, o quasi, desidera commettere errori od essere responsabile di danni a sé stessi o ai propri cari, per questo motivo si tende a fare molta attenzione ogni volta che si svolgono attività potenzialmente pericolose.

In genere questa semplice attenzione è più che sufficiente per far sentire le persone tranquille, ma così non accade con chi soffre di DOC da controllo.

Chi soffre di un Disturbo ossessivo compulsivo di controllo ha paura di essere responsabile, per propria negligenza, di eventi terribili (ad esempio, incendi, furti, esplosioni di gas), di poter far del male a sé stesso o alle altre persone.

Questo porta la persona che soffre di DOC a controllare ripetutamente (compulsivamente) di aver fatto tutto il possibile per non essere responsabile di un qualunque tipo di danno.

Classici esempi sono i numerosi controlli di aver chiuso correttamente il gas (per evitare una esplosione o un incendio) aver chiuso bene le portiere della macchina, la porta di casa (per evitare furti) di aver chiuso flaconi di medicinali o si saponi, di non aver investito qualcuno con la macchina (per evitare incidenti) e così via.

Gli aspetti sconvolgenti di tutti questi controlli sono che avvengono senza una reale necessità, infatti non gli capita mai di essersi effettivamente dimenticati di ciò che controllano con tanta insistenza; inoltre le persone si ritrovano a non avere più tempo di vivere una vita normale perché, dopo aver controllato la prima volta, subito dopo sono assalite dal dubbio se hanno controllato bene e devono controllare un’altra volta.

Vivere una vita normale con queste continue compulsioni risulta impossibile, ed è oggettivamente inimmaginabile per chi non soffre di DOC di controllo.

Per questo vi invito a vedere questo brevissimo video tratto dal film “Toc Toc” che, in poco tempo, può darvi l’idea di quale sia la giornata tipo di una persona con queste compulsioni.

 

 

In questo breve video abbiamo visto come il personaggio di Anna Maria, una persona che soffre di DOC di controllo, nonostante abbia un appuntamento con le amiche torna più volte nella sua abitazione per essere sicura di non essere responsabile per dei danni dovuti alla sua (ipotetica) mancanza di attenzione.

 

Addirittura torna indietro per chiudere meglio il barattolo dei biscotti, i saponi o il copri water, come se fosse una cosa importante o potenzialmente dannosa. Possiamo notare anche numerose compulsioni, come il farsi il segno della croce ad ogni uscita da casa (in una frequenza tale da non essere un comportamento dettato dal fervore religioso ma da una compulsione) o il controllare ogni poco tempo di non essersi dimenticata le chiavi di casa (questo comportamento compare poco nella clip ma nel film è molto frequente).

 

Sebbene alcune di queste compulsioni possono apparire come dei comportamenti sani (spegnere la luce per non consumare elettricità o chiudere le finestre quando si esce di casa), la stessa effige di Gesù Cristo che la signora ha consumato a furia di compulsioni calmanti dovrebbe dare l’idea di quanto possa essere pervasivo questo fenomeno.

 

Abbiamo visto delle compulsioni di controllo estremamente evidenti, ma molte compulsioni di controllo non sono osservabili dall’esterno, perché si svolgono all’interno della mente della persona che, dentro di sé, ripercorre col pensiero tutte le azioni compiute in un certo lasso di tempo per assicurarsi di averle svolte correttamente.

Questo perché nel DOC di controllo l’unico desiderio della persona è quello di non aver commesso errori di nessun genere, perché ogni errore, anche il più piccolo, è percepito come estremamente grave e catastrofico.

 

Se volete approfondire le caratteristiche e le altre tipologie di Disturbo Ossessivo Compulsivo cliccate qui:

 

Se invece state vivendo un problema simile o se una persona a voi cara lo sta vivendo ricordate che anche se è molto dura, è possibile affrontare e vincere il Disturbo Ossessivo Compulsivo in qualunque forma grazie all’aiuto di uno psicologo esperto.

 

Foto by Shutterstock