Ansia
L’ansia e la sofferenza che ne deriva è il motivo per cui la maggior parte delle persone cerca l’aiuto di uno psicologo.
L’ansia in sé non è ne buona ne cattiva, ma è una risposta che il nostro corpo da in base ad alcuni stimoli dell’ambiente e ad alcune convinzioni personali.
L’ansia poi si suddivide in ansia di stato (ovvero l’ansia che proviamo in seguito ad un momento o un breve periodo particolarmente angoscioso) ed ansia di tratto (ovvero un’ansia che ormai si è radicata talmente tanto in noi da essere diventata una risposta automatica).
In psicologia Clinica ci sono alcuni criteri che indicano se proviamo un’ansia normale anche se spiacevole oppure se iniziamo a provare un disturbo.
I criteri diagnostici per il Disturbo d’Ansia Generalizzato (GAD) secondo il DSM-V sono i seguenti:
- Ansia e preoccupazione (attesa apprensiva) eccessive, che si manifestano per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi, relative a una quantità eventi o di attività (come prestazioni lavorative o scolastiche).
- La persona ha difficoltà nel controllare la preoccupazione.
- L’ansia e la preoccupazione sono associate con tre (o più) dei sei sintomi seguenti (con almeno alcuni sintomi presenti per la maggior parte dei giorni negli ultimi 6 mesi)
- L’ansia, la preoccupazione o i sintomi fisici causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
- La condizione non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es., una droga, un farmaco) o di un’altra condizione medica (per es., ipertiroidismo).
- Il disturbo non è meglio spiegato da un altro disturbo mentale (per es., l’ansia o il timore di avere attacchi di panico nel disturbo di panico, la valutazione negativa nel disturbo d’ansia sociale (fobia sociale), la contaminazione o altre ossessioni nel disturbo ossessivo-compulsivo, la separazione dalle figure di attaccamento nel disturbo d’ansia di separazione, i ricordi di eventi traumatici nel disturbo da stress post-traumatico, il prendere peso nell’anoressia nervosa, le lamentele fisiche nel disturbo da sintomi somatici, i difetti percepiti nell’aspetto fisico nel disturbo di dimorfismo corporeo, l’avere una grave malattia nel disturbo da ansia di malattia, oppure il contenuto di convinzioni deliranti nella schizofrenia o nel disturbo delirante).[1]
Nota: Nei bambini è richiesto solo un item.
- Irrequietezza, o sentirsi tesi/e, “con i nervi a fior di pelle”.
- Facile affaticamento.
- Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria.
- Irritabilità.
- Tensione muscolare.
- Alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, o sonno inquieto e insoddisfacente).
Fin qui abbiamo visto cosa sia l’ansia… ma esattamente cosa differenzia l’ansia dalla paura? Se sei curioso di scoprirlo clicca qui
Se invece ti domandi come funzioni l’ansia clicca qui
[1] DSM V Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, American Psychiatric Association, pag. 256.
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